Le Carceri
Si tratta di tre locali forse duecenteschi, intercomunicanti, scavati nella roccia che in alcuni punti si vede ancora affiorare dal pavimento, caratterizzati dalla pietra con cui sono costruite le spesse pareti e le robuste volte, recuperati negli anni 1970 dall'abbandono in cui giacevano da oltre un secolo; è in quell'occasione che si sono messe mattonelle su un pavimento che prima era di nuda terra (dopo di che hanno ospitato l'Archivio Storico Comunale fin verso la fine degli anni '80). Mentre è certa la funzione da cui prendono il nome per l'età pontificia (1540 - 1860), è solo ipotizzabile una eventuale identica funzione nei precedenti tre secoli circa di età comunale, quando Statuti e Riformanze di Fossato parlano di persone da condurre in fortiam comunis o da custodir! in palatio o - in un caso - da mettere in cippis comunis; è la Riformanza del 1425 a parlare espressamente della possibilità di carcerare aliquem habitatorem di Fossato.